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lunedì 13 luglio 2015

DI PAPERINO E DELLA CLASSE OPERAIA

listen: John Lennon "Working class Hero"



E' storia di ieri, nel senso che ne parlavo ieri con mia moglie!
Mi trovavo in libreria da lei, ed una cliente, una ragazza della nostra età, si trovava a comperare una raccolta di racconti Disney. Entrambi ci siamo trovati piacevolmente stupiti di trovare trentenni che godono ancora nel leggere di eroi come quelli Disney, che tutti o quasi giudicano solo ed esclusivamente appannaggio dei bambini.
ERRORE ERRORE!!!!!
Ma tutto ciò avviene a discapito di tutti i fumetti ed i cartoni animati, ma questa è materia per un altro post. Comunque da quella scena, abbiamo instaurato un dibattito su quali fossero i nostri personaggi preferiti, in quali ci si rispecchiava per carattere o psicologia.
Entrambi abbiamo escluso Topolino, che ha un po' l'aria snob da arricchito, entrambi abbiamo nominato i paperi (era proprio destino che ci si doveva incontrare) entrambi eletto Paperino a nostra icona.
Ma sì, Paperino rappresenta la classe operaia, nella sua durezza e bellezza. Sempre spiantato, sempre senza un soldo, con la 313 a pezzi, con uno zio taccagno e capitalista e con tre nipoti da campare e crescere.
Fannullone, certo, ma di gran cuore e pieno di energia, uno che se cade si rialza. Insomma una vera e propria bandiera di chi si guadagna onestamente quel poco da poter vivere. Quanti di voi come noi si rispecchia in lui?
Quanti di voi ha un eterna fidanzata che lo vorrebbe più affermato?
Quanti di voi hanno un cugino fortunato a cui va tutto per il verso giusto, creandovi non pochi scompensi data la vostra sfiga cronica?
Quanti di voi hanno una nonna che vi coccola o vi rimprovera se ve lo meritate?
Perciò a ragione, eleggo Paperino a rappresentante sindacale delle nostre vite, di noi che ci sbattiamo tutti i giorni per poter sbarcare il lunario. Paperino come rsu aziendale del nostro animo che pur se bistrattato reagisce e si difende, in ogni situazione!
Eleggo Paperino ad  operatore sanitario dei nostri cuori spezzati, degli acciacchi che la vita ci segna addosso, eleggo Paperino ad analista del nostro animo disilluso da ciò che ci circonda, e che con una piacevole terapia ci dice che in fondo siamo nati Paperini, che cosa vogliamo farci?

6 commenti:

Unknown ha detto...

Poetica metafora che descrive miserie e nobiltà di una classe,quella operai, spesso bistrattata o strumentalizzata.

Giuseppe ha detto...

Evviva, sono felice che il post ti sia piaciuto e che tu sia riuscita a postare il commento! Ho già due follower!!!!!

Ivan/Alioscia ha detto...

Sono cresciuto con un poster di Zio Paperone sul letto, dall'età di credo 9 anni [facevo le elementari] fino ai... 25? L'ho tolto solo per trasloco, ed è ancora arrotolato qui da qualche parte U_U

Lo diedero a scuola. Ogni bambino poteva scegliere, e il mio è stato l'unico Zio Paperone che hanno dato U_U Avevo un obbietivo chiaro :) [peccato mi sia perso per strada...]

Giuseppe ha detto...

Si fa ancora in tempo!!!!!
Mai smettere di migliorarsi, ma intanto rimaniamo nella casacca alla marinara di Paperino...

Anonimo ha detto...

Mitico Peppe! Paperino è esattamente l'operaio perfetto: non ha nemmeno le mutande.

Serena

Giuseppe ha detto...

Grande Serena!!!!! Sono felice di sapere che mi leggi e spero tu sia felice sapendo che seguirò il tuo. Se vedi entrare il glorioso papero di Paperopoli dal caf dove eri tu getta un urlo!!!!!